Aberrazione
difetto nella formazione delle
immagini da parte di uno strumento ottico, che si
verifica quando la sorgente di luce non e' monocromatica,
oppure quando si trova al di fuori dell'asse del sistema
ottico, o ancora quando l'apertura di quest'ultimo e'
alta. E' possibile correggere in parte le aberrazioni per
mezzo di particolari artifici.
punto di
massima distanza da una stella nell'orbita di un corpo
celeste che le ruota attorno
punto di
massima distanza dal Sole nell'orbita di un pianeta
potere
riflettente di un astro passivo (cioe' di un corpo
celeste che non emette luce propria ma riflette quella di
una stella). Indica la frazione di luce ricevuta che esso
riflette. Un'albedo pari a 1 indica un corpo
completamente riflettente, un albedo pari a 0 un corpo
totalmente oscuro
agglomerato
di stelle tenute insieme dalla reciproca attrazione
gravitazionale; un ammasso aperto e' un insieme di
qualche centinaio o migliaio di stelle, di forma
irregolare; un ammasso globulare e' piu' compatto, di
forma sferoidale e contiene fino a qualche centinaia di
migliaia di stelle.
angolo formato
da una retta fissa e dalla retta che congiunge un astro
con l'osservatore
unita' di
misura di distanze microscopiche, come la lunghezza
d'onda della radiazione. 1 Angstrom corrisponde a 10-10
m, cioe' ad un decimillesimo di micron
distanza
percorsa dalla luce in un anno, pari a 9.460 miliardi di
Km.
particella
elementare avente massa uguale ma altre caratteristiche
(come per esempio la carica elettrica) opposte a quelle
della particella piu' comune. Per esempio, l'antiprotone
ha la stessa massa del protone ma ha carica elettrica
opposta. Ogni particella possiede un'antiparticella:
l'elettrone, le particelle nucleari come neutrone e
protone; le particelle subnucleari come i quark). L'atomo
fatto di antiparticelle e' in un certo senso un'immagine
speculare di quello fatto di particelle e ne conserva sia
l'apparenza che le proprieta'. Se materia e antimateria
vengono in contatto, si annichilano, cioe' si fondono
producendo una grande quantita' di energia.
punto di
massima distanza dalla Terra nell'orbita della Luna o di
un satellite artificiale
luminescenza
nella ionosfera di un pianeta, causata dall'interazione
tra il campo magnetico del pianeta e il flusso di
particelle ionizzate proveniente dal Sole.
roccia
effusiva basica, di colore scuro, composta di minerali
relativamente ricchi di ferro e magnesio.
gigantesca
esplosione di materia ed energia, con la quale si pensa
abbia vuto inizio la storia del nostro universo. La
materia era inizialmente concentrata in uno spazio
infinitesimo, a temperature e densita' elevatissime; dopo
l'esplosione, man mano che l'universo si espandeva, essa
e' diventata via via piu' fredda e rarefatta.
risultato
del collasso gravitazionale di una stella massiccia su se
stessa. La sua attrazione gravitazionale agisce come una
sorta di "buca" che inghiotte tutti i corpi che
gli si avvicinano; essa e' talmente forte che nemmeno la
luce puo' sfuggire, e da questo deriva il suo nome.
modalita'
di propagazione del calore nei fluidi, che avviene per
spostamento d'insieme di masse di materiale fluido.
regione di gas
rarefatto e fortemente ionizzato, a temperature superiori
al milione di gradi, che circonda il Sole e si estende
fino a distanze di milioni di Km da questo.
corpo ipotetico in grado di
assorbire tutta la radiazione che riceve senza emetterne
e pertanto appare completamente nero. Se riscaldato, esso
pero' emette radiazione, con il massimo di intensita' ad
una lunghezza d'onda tanto minore quanto maggiore e' la
sua temperatura. Pertanto, in astrofisica, la radiazione
emessa da un astro viene descritta anche mediante la
temperatura di corpo nero, cioe' la temperatura di un
corpo nero che emette radiazione con la stessa
distribuzione in lunghezze d'onda.
involucro
sterno della Terra o di altri pianeti rocciosi, che
ricopre uno strato di materiale piu' denso, detto
mantello. Sulla Terra, e' composta di rocce ricche di
silicio, alluminio e magnesio.
elemento
chimico detto "idrogeno pesante", e' un isotopo
dell'idrogeno il cui nucleo e' costituito da un protone e
da un neutrone.
fenomeno
dovuto alla natura ondulatoria della luce, per cui essa,
incontrando piccolissimi oggetti o attraversando
fenditure, si propaga al di la' di essi seguendo
direzioni diverse da quella rettilinea, prevista
dall'ottica geometrica.
A causa della diffrazione, l'immagine di una sorgente
puntiforme risulta un dischetto, la cui dimensione
rappresenta il limite di diffrazione; non e' possibile
distinguere due oggetti distinti la cui immagine disti
meno di questo limite.
nube circolare e
appiattita di gas che orbita attorno ad una stella o ad
un buco nero e che vi cade sopra lentamente
nube primordiale
di gas, a forma di disco, dalla quale si sarebbero
originati il Sole e i pianeti per contrazione
gravitazionale.
misura
dello schiacciamento di un'orbita ellittica, talvolta
detta "ellitticita'"; e' il rapporto tra la
distanza di un fuoco dell'ellisse dal centro e il
semiasse maggiore. Una circonferenza ha eccentricita'
pari a zero.
oscuramento
totale o parziale di un corpo celeste per interposizione
di un altro tra questo e l'osservatore. L'eclisse di Sole
e' provocata dall'interposizione della Luna tra Sole e
Terra, viceversa quella di Luna e' causata
dall'interposizione tra Luna e Sole da parte della Terra,
che proietta la sua ombra sul disco lunare.
circonferenza
immaginaria tracciata sulla volta celeste dal piano
dell'orbita terrestre attorno al Sole. Esso e' inclinato
di 23 ° e 27' sull' equatore celeste.
generazione di
un campo magnetico in un pianeta, per il moto delle
cariche elettriche durante la rotazione del pianeta
stesso attorno ad un nucleo fluido conduttore.
meccanismo per
il quale il passaggio ravvicinato di una navicella
spaziale attorno ad un pianeta le imprime
un'accelerazione; essa acquista cosi' velocita' ulteriore
rispetto a quella con la quale e' stata lanciata dalla
Terra
riscaldamento
della superficie di un pianeta, causato dai gas presenti
nella sua atmosfera, che trattengono la radiazione
infrarossa proveniente dal Sole. La maggior responsabile
dell'effetto serra e' l'anidride carbonica.
regione
dello spazio nella quale agisce il campo magnetico
solare. La sua intensita' decresce progressivamente
allontanandosi dal Sole, fino ad una regione detta
eliopausa.
superficie
che si ottiene facendo ruotare un'ellisse attorno ad uno
dei suoi assi.
piano
immaginario individuato sulla sfera celeste dal
prolungamento del piano equatoriale terrestre
insieme di
particelle cariche (ioni ed elettroni) emesse dal Sole ed
intrappolate nella magnetosfera dei pianeti.
Le fasce di radiazione della Terra prendono il nome di
"fasce di Van Allen", dal nome del loro
scopritore.
diversi aspetti
che un astro presenta successivamente, a causa della sua
posizione rispetto ad un altro. Per esempio, le fasi
della Luna sono dovute alle diverse posizioni che essa
assume rispetto al Sole, che causano una diversa
illuminazione della sua superficie vista da Terra
passaggio
ravvicinato di una navicella spaziale accanto a un corpo
celeste.
distanza dal
centro di una lente alla quale si forma l'immagine.
e' una sorta
di "stiramento" che un corpo subisce a causa
dell'attrazione gravitazionale differenziale da parte di
un altro corpo sui suoi diversi punti. L'attrazione
gravitazionale varia infatti con la distanza dei vari
punti dal corpo attrattore. Se due punti vengono attratti
con forze di diversa intensita', sperimentano una forza
di stiramento l'uno rispetto all'altro.
La forza mareale della Luna sui nostri mari e'
responsabile del solleamento periodico degli stessi
durante l'orbita della Luna attorno alla Terra.
nell'universo
operano quattro forze o interazioni fondamentali:
1) la forza gravitazionale, che produce la mutua
attrazione tra corpi dotati di massa
2) la forza elettromagnetica, che provoca la mutua
attrazione tra particelle cariche di segno opposto e la
repulsione tra particelle di segno uguale; e' la forza
che mantiene gli elettroni in orbita attorno ai nuclei
per formare gli atomi
3) l'interazione debole, che regola i processi di
decadimento dei nuclei atomici e la radioattivita'
4) l'interazione forte, che lega i protoni e neutroni per
formare i nuclei atomici; interviene nel processo di
fusione nucleare.
La forza gravitazionale e' l'interazione meno intensa, ma
e' quella con il maggior raggio d'azione; al contrario,
l'interazione forte e' la piu' intensa, ma ha un raggio
d'azione piccolissimo, dell'ordine delle dimensioni di un
nucleo atomico (10-15 m).
particelle che
trasportano l'energia elettromagnetica della radiazione.
E' noto infatti che la radiazione elettromagnetica ha una
doppia natura: sotto certi aspetti si comporta come
un'onda, sotto altri aspetti come una particella. Per
esempio, la radiazione viene assorbita dagli atomi sotto
forma di particelle o "pacchetti" di energia, i
fotoni.
superficie
visibile di una stella: e' lo strato dal quale proviene
la radiazione osservabile.
processo nel
quale due o piu' nuclei atomici vengono combinati per
formarne uno piu' grande, la cui massa e' leggermente
inferiore alla somma delle masse dei primi. La differenza
di massa viene convertita in energia secondo la famosa
equazione di Einstein E=mc2
insieme di
miliardi di stelle, unite dalla reciproca attrrazione
gravitazionale. Le galassie sono i mattoni che
costituiscono l'universo. Possono essere singole o
riunite in gruppi e ammassi. Hanno in media diametri di
un miliardo di miliardi di Km, e possono contenere da 1 a
1000 miliardi di stelle. Ce ne sono di vari tipi:
ellittiche, spirali, irregolari.
galassia
che emette enormi quantita' di energia, non spiegabili
con la sola produzione di radiazione da parte delle sue
stelle. L'emissione, che generalmente proviene da una
piccola regione della galassia, viene oggi attribuita a
fenomeni come l'accrescimento di materia su un buco nero
molto massiccio posto nel centro della stessa.
stadio
dell'evoluzione di una stella, durante il quale i suoi
strati esterni si espandono e si raffreddano; la stella
appare piu' grande e piu' luminosa, perche' aumenta la
superficie emittente; inoltre la diminuzione di
temperatura fa si' che il massimo di intensita' della
luce si sposti verso il rosso, cioe' verso lunghezze
d'onda maggiori.
corpo
solido in rapidissima rotazione attorno ad un asse, che
si mantiene sempre parallelo a se stesso durante il moto
del sistema.
stretta riga di
luce rossa emessa e assorbita dall'idrogeno, spesso usata
per studiare il Sole e le stelle.
fase di
violenta espansione dell'Universo, prevista dalle moderne
teorie cosmologiche, durante la quale esso avrebbe
aumentato le sue dimensioni di un fattore 1050.
L'inflazione avrebbe avuto inizio 10-35
secondo dopo il Big Bang.
tecnica
di osservazione che consiste nel sovrapporre due fasci di
onde elettromagnetiche provenienti da una stessa
sorgente, ma raccolti da due o piu' strumenti separati.
La loro sovrapposizione puo' provocare un rafforzamento o
un'attenuazione dell'intensita' della luce; dallo studio
delle figure che si ottengono si possono ottenere diversi
tipi di informazioni sulla sorgente, come per esempio le
sue dimensioni angolari.
atomo privo di
uno o piu' elettroni e che possiede pertanto una carica
elettrica positiva.
regione di
intensa ionizzazione dell'alta atmosfera di un pianeta
caratteristica
di uniformita' nel tempo
si dice di
elementi aventi lo stesso numero di protoni e uguali
proprieta' chimiche, ma diverso numero di neutroni, cioe'
diverso peso atomico.
distanza
angolare di un astro dall'equatore celeste (o
dall'eclittica) misurata lungo un cerchio massimo
passante per l'astro e i poli celesti (o i poli
dell'eclittica).
fenomeno
che consiste nella produzione di immagini multiple di una
sorgente lontana, come una galassia o un quasar; e'
provocato dall'incurvamento dei raggi di luce provenienti
dalla sorgente, da parte di un oggetto massiccio come una
grossa galassia o un ammasso di galassie, interposto tra
sorgente e osservatore.
apparente
oscillazione della Luna, dovuta al fatto che il suo moto
di rivoluzione e' piu' lento all'apogeo e piu' veloce al
perigeo, per la quale piu' di meta' della superficie
lunare ' osservabile durante una sua rivoluzione.
minima distanza
di un satellite stabile da un pianeta. Se il satellite si
trova a distanze inferiori, la forza mareale prodotta dal
pianeta tende a disgregarlo.
distanza
angolare di un astro dal punto di intersezione dell' eclittica con l'equatore celeste.
nella radiazione indica la distanza tra
due massimi successivi di intensita' del campo
elettromagnetico che essa trasporta. La frequenza indica
invece il numero di oscillazioni del campo
elettromagnetico in un secondo ed e' proporzionale
all'energia che l'onda trasporta. Il prodotto della
lunghezza d'onda e della frequenza e' costante, quindi
tanto maggiore e' la lunghezza d'onda, tanto minori sono
la frequenza e l'energia della radiazione.
aree scure
sulla fotosfera del Sole, che si presentano a gruppi,
legate al magnetismo solare; sono scure perche' piu'
fredde della fotosfera circostante.
involucro
magnetico che circonda i pianeti dotati di campo
magnetico. Ha una forma asimmetrica in quanto e'
delimitata nella direzione del Sole dalla pressione del
vento solare, mentre dal lato opposto forma una coda
molto lunga.
luminosita'
apparente o assoluta di un astro. La prima misura la
luminosita' con la quale l'astro ci appare da terra,
cioe' alla sua distanza reale; la seconda misura invece
la luminosita' che esso avrebbe se fosse posto ad una
distanza standard dall'osservatore, cioe' quella
intrinseca. La definizione di magnitudine e' tale che,
tanto piu' brillante e' un astro, tanto minore e' la sua
magnitudine.
zona di un
pianeta immediatamente inferiore alla crosta e che
circonda il nucleo. E' formato di materiale roccioso allo
stato fuso, ma e' rigido a causa della pressione degli
strati sovrastanti.
ipotetica
forma di materia prevista dalle teorie cosmologiche, che
non emette luce e pertanto sfugge alle osservazioni. Si
pensa che sia diffusa in tutto l'universo, mescolata alla
materia ordinaria, e che sia costituita da particelle
come per esempio i neutrini.
E' quasi certamente presente negli aloni che circondano
le galassie e nello spazio tra le galassie di un ammasso.
La sua esistenza e' suggerita da evidenze indirette, come
gli effetti gravitazionali che produce sulla materia
ordinaria.
unita' di
misura delle distanze galattiche e cosmologiche, pari a 1
milione di parsec.
circonferenza
passante per i poli di un pianeta, perpendicolare
all'equatore.
unita' di
misura delle dimensioni microscopiche, come la lunghezza
d'onda della radiazione. Un micron corrisponde a un
milionesimo di metro, cioe' ad un millesimo di
millimetro.
radiazione
con lunghezza d'onda compresa tra 1 mm e 30 cm circa.
per un corpo
rigido in rotazione attorno ad un asse, e' il prodotto
della velocita' angolare di rotazione e della massa del
corpo.
punto opposto
allo zenit sulla sfera celeste.
stadio
finale dell'evoluzione di una stella poco massiccia, dopo
l'esaurimento del combustibile nucleare al centro. Deve
il suo nome al fatto che la stella e' compatta, piccola e
poco luminosa, ma essendo anche molto calda, emette luce
"bianca", cioe' a piccole lunghezze d'onda.
astro troppo
poco massiccio per raggiungere la temperatura centrale
necessaria per innescare le reazioni di fusione nucleare
e diventare una stella.
il termine
indica un generico ammasso di gas piu' o meno rarefatto e
polveri. Ce ne sono di vari tipi, con origini diverse tra
loro. Possono essere oscure, oppure possedere una
sorgente luminosa la loro interno (come una stella) o
infine riflettere la luce proveniente da una sorgente
esterna. La nebulosa protosolare e' la nube di gas
primordiale dalla quale si e' formato il Sistema Solare,
per contrazione gravitazionale.
particella
subnucleare prodotta nel corso di alcune reazioni
nucleari. I neutrini sono privi di massa e di carica
elettrica e per questo motivo attraversano la materia
senza interagire con essa. Sono particelle estremamente
diffuse nell'Universo.
(linea dei) retta
individuata dall'intersezione tra il piano orbitale della
Terra e quello della Luna, oppure nel caso generale, tra
i piani orbitali di due astri qualsiasi. E' la retta
lungo la quale si allineano tre corpi allorche' si
verifica un'eclisse.
stella che
manifesta un improvviso aumento di luminosita', fino a
100.000 volte quella originaria, in un tempo che puo'
essere anche di poche ore. Il fenomeno e' prodotto da una
violenta espansione degli strati esterni della stella.
moto
dell'asse di rotazione terrestre. E' causato dal fatto
che l'attrazione gravitazionale della Luna e del Sole sul
rigonfiamento equatoriale terrestre varia nel tempo a
seconda delle loro posizioni relative. Per l'effetto
congiunto della nutazione e di un'altra perturbazione di
ampiezza maggiore (la precessione), l'asse di rotazione
terrestre compie un moto sinuoso nel cielo, anziche'
mantenere una direzione fissa nello spazio.
onda di pressione
che si produce in un fluido quando un corpo immerso in
esso, oppure un fenomeno esplosivo o di compressione, vi
si propagano con velocita' superiore alla velocita' del
suono in quel fluido. La velocita' del suono e' una
velocita' con la quale le molecole del fluido si spostano
per trasmettere da un punto all'altro una variazione di
pressione.
radiazione
con lunghezza d'onda superiore ai 30 cm circa.
posizione
di due astri le cui longitudini differiscono di 180°,
cioe' che si trovano dalla parte opposta l'uno dall'altro
rispetto alla Terra.
traiettoria
ellittica descritta da un corpo celeste che ruota attorno
ad un altro. L'orbita e' completamente determinata da 6
parametri: il semiasse maggiore, l'eccentricita',
l'inclinazione rispetto ad un piano, la longitudine del
nodo ascendente, la longitudine del periastro e il
periodo di rivoluzione.
modifica
della posizione apparente di un astro vicino osservato da
due punti diversi, rispetto alle stelle piu' distanti. Ha
permesso di misurare la distanza delle stelle piu'
vicine.
circonferenza
parallela all'equatore (celeste o terrestre); misura la
latitudine di un punto
abbreviazione
di "parallasse secondo". E' la distanza dalla
quale un osservatore vedrebbe il raggio medio dell'orbita
terrestre (cioe' una unita' astronomica) sotto un angolo
di 1 secondo d'arco. Corrisponde a 3.26 anni luce, a
206.000 U.A. e a 30.640 miliardi di Km.
nell'orbita
di un corpo attorno ad un altro, rappresenta il punto di
minima distanza tra i due.
punto di
minima distanza dal Sole in un'orbita
punto di
minima distanza dalla Terra nell'orbita della Luna o di
un satellite artificiale
Marte, Giove,
Saturno, Urano, Nettuno e Plutone sono i pianeti esterni
all'orbita terrestre
Mercurio e Venere
sono i pianeti interni all'orbita della Terra
oggetti
rocciosi primordiali, formati per aggregazione di polveri
nella nube protosolare, dai quali si pensa si siano
formati asteroidi e pianeti per mutua attrazione
gravitazionale.
stato della
materia nel quale gli atomi sono completamente ionizzati,
cioe' hanno perso tutti i loro elettroni. E' lo stato
ordinario della materia all'interno delle stelle.
punti
immaginari individuati sulla sfera celeste dal
prolungamento dell'asse di rotazione terrestre
capacita' di
uno strumento di distinguere oggetti vicini distinti.
Maggiore e' il potere risolutivo, minore e' la distanza
minima alla quale due oggetti vicini possono essere
distinti.
moto
dell'asse di rotazione terrestre, durante il quale esso
descrive un cono con periodo di 25.800 anni. Dipende
dall'azione gravitazionale del Sole e della Luna sul
rigonfiamento equatoriale della Terra: esso fa si' che il
punto di intersezione dell'equatore celeste con il piano
orbitale terrestre si muova in senso retrogrado (orario)
di 50 secondi d'arco ogni anno. Questo moto si combina
con un moto di minore ampiezza, la nutazione, facendo
descrivere al polo celeste una traiettoria sinuosa
attorno ad un punto fisso.
lo stadio
della vita stellare che segue la contrazione
gravitazionale della nube di gas da cui essa si origina e
che precede l'innesco delle reazioni di fusione nucleare
nel suo centro
contrazione
dell'espressione inglese pulsating radio source,
(radiosorgente pulsante), con la quale si indicano alcune
sorgenti che emettono impulsi radio ad intervalli
regolari e molto ravvicinati. Si pensa che siano stelle
di neutroni in rapidissima rotazione attorno al proprio
asse. Esse sono dotate di una campo magnetico molto
intenso, il cui asse non coincide con quello di
rotazione: ad ogni rotazione, quando uno dei poli
magnetici e' rivolto verso di noi, riceviamo un impulso
radio dalla stella.
particella
elementare, costituente dei protoni e dei neutroni.
contrazione
dell'espressione inglese quasi-stellar radio source
(radiosorgente quasi stellare). Sono gli oggetti piu'
distanti che si conoscono e si stanno allontanando a
grandissime velocita' da noi; a causa della loro
distanza, sono anche gli oggetti piu' giovani che
osserviamo, dell'eta' di pochi miliardi di anni. I
quasars emettono gran parte dell'energia nella banda
radio, a causa del forte redshift. Sono forse nuclei di
galassie attive, molto piu' luminosi della galassia
circostante, motivo per il quale visti da lontano hanno
un'apparenza "stellare" anziche' di galassia.
radiazione
elettromagnetica diffusa e quasi uniforme, proveniente da
tutte le direzioni, che permea tutto l'universo. Ha un
massimo di intensita' alla lunghezza d'onda di 2.6 cm e
si pensa sia il residuo della radiazione emessa durante
il Big Bang, la gigantesca esplosione che ha dato origine
all'Universo secondo le moderne teorie cosmologiche.
radiazione
con lunghezza d'onda compresa tra 7.800 Angstrom e 1 mm
circa.
radiazione di
frequenza ed energia superiore a quella della luce
visibile. Ha lunghezza d'onda compresa tra circa 40
Angstrom e circa 3.500 Angstrom.
galassia
che emette una gran parte della sua radiazione nella
banda radio.
strumento
per le ricerche di radioastronomia, costituito
essenzialmente da un grande paraboloide che raccoglie le
onde radio e le invia ad un'antenna posta nel suo fuoco.
Spesso si usano in maniera interferometrica diversi
radiotelescopi, posti in luoghi lontani tra loro; si
sommano cioe' i loro segnali in modo da ottenerne uno con
migliore risoluzione.
e' un tipo di
radiazione costituita da corpuscoli e non da radiazione
elettromagnetica vera e propria. E' un flusso di
particelle cariche, per lo piu' ioni di elementi leggeri
(idrogeno, deuterio, elio, litio, ecc..) ed elettroni,
che si muovono ad altissime velocita', prossime a quella
della luce. Possiedono una grande energia, e riempiono
tutta la galassia come una specie di gas interstellare.
Vengono emessi dalle stelle e durante alcuni fenomeni
energetici, come le esplosioni di supernovae.
e' la
radiazione a maggiore frequenza ed energia conosciuta; ha
lunghezza d'onda compresa tra 10 - 12 cm (10-
4 Angstrom) e 10 - 9 cm (0.1 Angstrom)
spostamento
dello spettro della radiazione di una sorgente verso il
rosso, cioe' verso lunghezze d'onda maggiori rispetto a
quelle alle quali e' stato emesso, causato da un
allontanamento della sorgente stessa dall'osservatore. Il
fenomeno opposto, cioe' la spostamento della luce verso
il lato violetto dello spettro a causa di un moto di
avvicinamento della sorgente, prende il nome di
"blueshift".
moto
rotatorio di un corpo celeste attorno ad un altro, che
avviene lungo un'orbita ellittica o circolare. Se l'asse
di rotazione del primo e' inclinato di un angolo diverso
da 90 gradi sul piano orbitale, la rivoluzione causa
l'alternarsi delle stagioni
moto
rotatorio di un corpo celeste attorno al proprio asse
sfera
immaginaria, nel cui centro si trova l'osservatore, sulla
cui superficie interna si pensano proiettati gli astri e
le coordinate di riferimento celesti.
distribuzione
delle intensita' della luce alle varie lunghezze d'onda.
Materialmente, lo spettro di una qualunque sorgente e'
una striscia luminosa di vari colori, che si ottiene
quando la radiazione della sorgente viene fatta passare
attraverso un prisma o un altro oggetto; il prisma la
scompone nelle diverse lunghezze d'onda che la
costituiscono.
Lo spettro di una sorgente stellare presenta delle righe
scure, dette righe di assorbimento, mentre altre sorgenti
hanno anche righe in emissione, cioe' piu' brillanti del
resto dello spettro. Dalle righe spettrali si ricavano
indicazioni sulla composizione chimica e sulla
temperatura della sorgente.
strumento
che permette di registrare lo spettro di una sorgente
dopo averlo scomposto.
stella
estremamente compatta e densa che si forma durante
l'evoluzione finale di una stella massiccia. La materia
in una stella di neutroni non si trova nello stato fisico
ordinario che noi conosciamo: la pressione della materia
che vi e' concentrata e' talmente alta che gli atomi si
"spezzano" e gli elettroni si fondono con i
protoni, formando un mare densissimo di neutroni.
stella di
dimensioni e luminosita' maggiori di qualunque altro tipo
di stella. Esistono supergigenti blu, di alta temperatura
superficiale, e rosse, piu' fredde.
stadio
finale dell'evoluzione di una stella massiccia, durante
il quale essa esplode raggiungendo un eccezionale
splendore, pari anche a quello di un'intera galassia.
L'esplosione della stella puo' distruggerla completamente
o lasciare come residuo una stella di neutroni o un buco
nero.
le stelle
vengono suddivise in diversi tipi spettrali a seconda
delle righe dello spettro che emettono; da esse si
possono ricavare indicazioni sulla temperatura e sulla
pressione alla superficie della stella, nonche' sulla sua
composizione chimica. Ad ogni tipo spettrale corrisponde
un determinato intervallo di temperatura superficiale
della stella.
(unita'
astronomica) = unita' di distanza astronomica che
corrisponde alla distanza media Terra-Sole e pari a circa
150 milioni di Km.
flusso di
particelle cariche (plasma) emesso dal Sole o da una
stella.
punto sulla
volta celeste situato sulla verticale di un osservatore.
regione di
una stella nella quale l'energia prodotta al centro per
fusione nucleare viene trasportata verso l'esterno dalla
radiazione. Viceversa, nella zona convettiva di una
stella l'energia viene trasportata da moti d'insieme
della materia verso l'esterno.
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