LE COMETE NELLA SCIENZA |
LE
ORIGINI
Le comete sono agglomerati di particelle
residue della nebulosa che ha dato origine al nostro sistema
solare.
(nebulosa
primordiale)
Circa 4,5
miliardi di anni fa, unimmensa nube di idrogeno, elio e, in
piccola percentuale, acqua, metano, ammoniaca, polveri di vario
tipo (ossidi, silicati, grani carboniosi), sotto leffetto
di una perturbazione, cominciò a contrarsi ed a ruotare su se
stessa, generando una nebulosa a forma di disco, dalla quale si
formarono il Sole e gli altri pianeti.
Allontanandosi
via via dal Sole, la temperatura scendeva abbastanza
regolarmente. Come conseguenza, nella zona più vicina al Sole si
condensarono le polveri in forma di grani di varie dimensioni;
nelle zone più lontane, dove la temperatura era intorno ai
-200° C, si condensarono aggregati di polveri e ghiacci di
acqua, metano, ammoniaca, etc. Lidrogeno e lelio
rimasero allo stato di gas.
(planetesimi)
Tutti questi
aggregati, sotto leffetto della gravità, e per collisioni
ed aggregazioni successive, si accumularono dando origine ai planetesimi,
corpi della dimensione di qualche chilometro. Ulteriori scontri a
bassa velocità formarono i pianeti ( rocciosi nella prima zona:
mercurio, venere, terra, marte; gassosi nella seconda zona: giove
saturno, urano, nettuno). Questi ultimi, pur avendo un nucleo
centrale solido, a causa della gravità e della bassa
temperatura, hanno risucchiato i gas presenti in quella zona del
sistema solare e sono quindi detti giganti gassosi.
(03 kuiper
3)
Non tutti i
planetesimi, però, furono coinvolti nella formazione dei
pianeti. Buona parte di loro, per effetto delle interazioni
gravitazionali con i pianeti maggiori, furono scagliati fuori dal
sistema solare, andando a formare due zone: la fascia di Kuiper e
la nube di Oort, cosi chiamate in onore degli scopritori. Una
parte minore rimase distribuita fra le orbite di marte e giove,
formando la fascia degli asteroidi. Dallepoca della
formazione, i cambiamenti sono stati marginali.
(Kuiper 2)
La fascia di
Kuiper è un anello molto schiacciato che giace sullo stesso
piano del sistema solare, e si estende dallorbita di
nettuno ( 4,5 miliardi di Km dal sole) fino a circa 60 miliardi
di Km. Se un planetesimo, per interazioni gravitazionali, entra
nel sistema solare, diventa una cometa che percorre la sua orbita
in qualche centinaio danni .
(kuiper 1)
La nube di Oort
si trova a circa un anno luce dal sole, ha forma sferica e
contiene qualche centinaio di miliardi di planetesimi. Se una
perturbazione gravitazionale spinge uno di questi verso
linterno del sistema solare, avremo una cometa che percorre
unorbita lunga alcune migliaia danni.
(Hyakutake)
Il 1996 ci
ha regalato una splendida cometa: la Hyakutake.
(hale bopp)
Il 97 ha
replicato con la Hale Bopp.
La cometa più
famosa,resta la Halley. Halley fu lastronomo che, intorno
al 1740, studiando le orbite delle comete apparse nel 1608 e nel
1682, si accorse che avevano molti dati in comune; combinandoli,
si rese conto che appartenevano alla stessa cometa, apparsa due
volte, e ne previde il ritorno per il 1758. Questo avvenne
puntualmente, ma Halley non la vide: era morto 13 anni prima. Da
allora questa cometa, chiamata appunto Halley ritorna
puntualmente ogni 76 anni. Lultimo passaggio è avvenuto
nel 1986.
Ecco alcune
immagini relative allultimo passaggio della Halley, dove si
può notare levoluzione della cometa nel periodo di
avvicinamento al Sole.
Vediamo adesso
quale è la struttura di una cometa
Una cometa,
quando è vicina al Sole, ci appare formata essenzialmente da due
parti: la testa e la coda. La testa, a sua volta, è formata dal
nucleo e dalla chioma. La coda può essere di due tipi: di
polvere e di plasma. La coda di polvere è di colore
bianco-giallastro, spesso arcuata, quella di plasma è di colore
blu ed è diritta. Il plasma è formato da un insieme di ioni
positivi e negativi ad alta temperatura.
Questi effetti
sono dovuti alla diversa interazione del vento solare sulla
cometa. Il vento solare è costituito da radiazioni
elettromagnetiche e particelle cariche (elettroni, protoni,
nuclei di elio) soffiate via dal sole lungo le linee di forza del
suo campo elettromagnetico).
Le particelle del
vento solare, colpendo le particelle di polvere della cometa, le
illuminano e le spingono lontano dal nucleo. La forma arcuata è
il risultato del moto orbitale della polvere e della pressione
del vento solare.
La coda di plasma
si forma dalla interazione delle radiazioni ultraviolette e X
emesse dal sole con gli atomi gassosi emessi dalla cometa.
La radiazione genera ioni positivi e negativi ( il plasma) e
questi si allineano alle linee di forza del vento solare che sono
praticamente rettilinee.
Conseguenza
finale di tutte le interazioni sole-cometa è che la coda è
sempre orientata in direzione opposta al Sole. La lunghezza della
coda può raggiungere, e a volte superare, i 100 milioni di Km.
Vediamo adesso la
testa della cometa
Quando la cometa
raggiunge lorbita di Giove, leffetto della radiazione
solare provoca la sublimazione dei ghiacci presenti alla
superficie del nucleo cometario; questa sublimazione soffia via
dalla superficie anche i grani di polvere che, illuminati dal
sole, rendono visibile la cometa.
Il nucleo della
cometa ha, generalmente, un diametro che può variare da circa
mezzo Km a qualche decina di Km ed è formato da detriti rocciosi
di varie dimensioni ( dal millimetro a qualche decina di metri)
tenuti insieme da ghiacci di acqua, ammoniaca, anidride
carbonica, metano.
La testa della
cometa, invece, può raggiungere dimensioni dellordine dei
10.000-100.000 Km.
Laspetto di
una cometa è quindi estremamente mutevole, variando da una sera
allaltra.
Il nucleo della
cometa di Halley fu fotografato dalla sonda Giotto quando questa
si trovava vicina allorbita di Giove: dallanalisi
delle immagini si deduce che il nucleo della Halley ha la forma
di una patata ricurva lunga circa 14 Km e larga circa 7 Km.
Sono evidenti i
numerosi getti di materiale in via di espulsione.
IL MOTO DELLE COMETE
Le comete possono
muoversi su orbite ellittiche, paraboliche, iperboliche.
Le orbite
ellittiche, più o meno schiacciate, sono tipiche delle comete
che percorrono la loro orbita in tempi non maggiori di un milione
di anni, e sono dette comete a lungo periodo; per tempi compresi
fra venti e duecento anni si parla di comete a medio periodo; per
tempi minori, corto periodo. Le comete che percorrono orbite
paraboliche o iperboliche appaiono una sola volta.
Per potere
definire completamente lorbita di una cometa sono necessari
sei parametri, fra cui: i semiassi, langolo del piano
orbitale con leclittica, leccentricità
dellorbita, etc.
Ecco rappresentate le orbite di tre comete periodiche: la differenza è notevole.
Anche i piani
orbitali possono essere molto differenti.
A volte le comete
sembrano avere un pungiglione detto anticoda. E
solo un effetto prospettico dovuta alla posizione reciproca della
testa e delle code di plasma e polvere rispetto alla Terra.
Tutte le comete
perdono materiale ad ogni passaggio al perielio (il punto
dellorbita più vicino al sole). Con il tempo, tutte queste
polveri ed i detriti di maggiori dimensioni, si distribuiscono
lungo lorbita della cometa, formando un anello di frammenti
spesso da alcune migliaia ad alcuni milioni di Km. Se
lanello interseca lorbita terrestre (come succede per
quella di Halley qui rappresentata), in particolari periodi
dellanno, si osserva il fenomeno delle stelle cadenti. La
terra, muovendosi lungo la sua orbita alla velocità di circa
100.000 Km/ora, incrocia i frammenti e questi, precipitando
nellatmosfera, bruciano riscaldando laria circostante
a tal punto da farle emettere luce. Il frammento cometario è
allora detto meteora.
Se, invece, il
frammento arriva fino al suolo viene detto meteorite.
Questi sciami
meteorici sembrano originarsi da un unico punto del cielo che
viene detto radiante, ma è solo un effetto
prospettico; in realtà le traiettorie sono parallele. Lo sciame
prende il nome dalla costellazione nella quale si trova il
radiante: ecco allora che avremo le tauridi, le orionidi, le
leonidi, etc.
Uno sciame molto
conosciuto è quello delle Perseidi, immortalato nella famosa
poesia X Agosto del Pascoli, che presenta il suo
massimo nei quattro giorni a cavallo dellundici agosto;
poiché il 10 agosto è san Lorenzo, lo sciame è detto
lacrime di san Lorenzo.
Altro fenomeno
provocato dalle nubi di polveri disperse dalle comete è la
luce zodiacale, osservabile allalba o al
tramonto in giornate molto limpide.
FINE DELLE COMETE
La fine di una
cometa periodica avviene quando, col ripetersi dei passaggi
intorno al Sole, la cometa esaurisce il suo contenuto di ghiacci
e polveri. A questo punto la cometa si spegne, diventando, di
fatto, invisibile essendo formata solo da residui rocciosi di
varia grandezza.
Lorbita di una cometa può variare.
Una cometa,
passando nei pressi di un pianeta, può subirne lattrazione
gravitazionale in modo tale che la sua orbita può cambiare
totalmente e trasformarsi, per esempio, da parabolica ad
ellittica o viceversa.
Il caso estremo
è la caduta della cometa sul pianeta.
E successo
alla cometa Shoemaker-Levi, frammentatasi in una decina di parti,
e poi precipitata su giove la sera del 24 luglio 95.
Limmagine è una ricostruzione pittorica dellevento.
DIA 29 (ET 29)
Una cosa del
genere è successa anche alla Terra.
Alle sette di
mattina del 30 giugno 1908, in una zona quasi spopolata della
Siberia centrale, nel raggio di alcune centinaia di Km, si udì
un immane boato. Anni dopo una spedizione scientifica trovò in
quella località (Tunguska) una zona completamente devastata per
il raggio di molte decine di Km.
Analisi e
spedizioni successive confermarono quella che era solo
unipotesi: una piccola cometa (circa 50 m di diametro),
entrando nellatmosfera alla velocità di circa 10 Km/sec,
era esplosa nella stratosfera.
Tutta la foresta,
nel raggio di circa 30 Km dallesplosione, fu completamente
bruciata dal calore dellesplosione; gli alberi abbattuti
nel raggio di un centinaio di Km.
Se la cometa
fosse caduta solo tre ore più tardi, avrebbe centrato in pieno
qualche città delleuropa centrale.
IL
FUTURO PROSSIMO
Il 4 marzo di questo anno, con oltre
un anno di ritardo sulla data prevista, è partito il satellite
della missione Rosetta. Lobiettivo è
raggiungere una cometa ( la Churyumov-Geramisenko), inserirsi in
orbita e rilasciare una sonda che studi la superficie della
cometa.
Lincontro è previsto dopo 10
anni di viaggio. La sonda orbiterà intorno alla cometa per circa
due anni studiandone le variazioni orbitali, le emissioni di gas
e polveri durante lavvicinamento al Sole e il passaggio al
perielio, e le interazioni con il vento solare. La sonda inviata
sul suolo della cometa studierà la composizione degli strati
superficiali inviando i dati alla sonda madre e, da questa, alla
terra.
Per sorridere un po